Il 2020 sarà ricordato come l'anno dell'emergenza del Covid-19, un anno che entra di diritto nei libri di storia, che sta sconvolgendo la nostra vita e le nostre abitudini. Fin quando non si avrà un vaccino, è certa la convivenza con il virus e l'uso delle mascherine. Di quest'ultime si è parlato tanto in questi mesi, a volte con tante informazione contradditorie tra di loro.
Le mascherine possono avere un altro grado di protezione, le FFP2 o FFP3 che servono a infermieri e medici che lottano in prima linea negli ospedali; le mascherine chirurgiche in tessuto non-tessuto, utilizzate per mantenere un campo operatorio sterile, hanno una protezione più bassa e protegge dall'interno verso l'esterno cioè impedisce l'emissione di particelle verso l'ambiente esterno; infine ci sono le mascherine non sanitarie che possono essere fabbricate con tessuto, ad esempio cotone, per coprire bocca e naso.
È chiaro che se tutti utilizzassero la mascherina chirurgica ci sarebbe un buon grado di protezione.
Di seguito alcune norme che vanno effettuate prima di indossare la mascherina e dopo averla rimossa:
- prima di indossare una mascherina occorre lavare le mani, almeno 40-60 secondi,
- bisogna far aderire bene la mascherina al volto, coprendo naso e bocca (se si hanno gli occhiali e si offuscano vuol dire che la mascherina non è ben adesa al volto)
- mai toccare la mascherina indossata con le mani sporche, una volta indossata la parte esterna deve essere considerata contaminata,
- tolta la mascherina va buttata o se è fatta di tessuto messa in un sacchetto oppure va lavata, dopo averla tolta lavare sempre le mani.
Ricordiamo inoltre che non bisogna abbassare la guardia, anche se si indossa una mascherina va sempre, dove possibile, mantenuta la distanza sociale di un metro; tossire o starnutire nel gomito e lavarsi frequentemente le mani.
Volontario del Servizio Civile Giuseppe Sparaco